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UN MALEDETTO IMBROGLIO (1959)



Un film di Pietro Germi.

Con Claudio Gora, Franco Fabrizi, Eleonora Rossi Drago, Cristina Gaioni, Pietro Germi, Claudia Cardinale, Nino Castelnuovo, Lilia Landi, Saro Urzì, Antonio Gradoli, Antonio Acqua, Pietro Tordi, Toni Ucci, Cristina Gajoni, Silla Bettini, Alida Chelli.

Genere: Drammatico, b/n.
Durata 106 min.
Italia 1959. 


Nell'antico palazzo di Piazza Farnese , il commissario Ingravallo (Pietro Germi) sta interrogando un condomino collezionista d'arte che ha subito un furto in casa. Il derubato si mostra stranamente reticente nel rispondere alle domande del commissario che, anche perché preso da istintiva antipatia per il personaggio, che appare effeminato ed equivoco, incomincia a sospettare qualcosa di poco chiaro nel furto. Dopo qualche tempo nello stesso palazzo avviene un omicido scoperto in casa dal cugino della vittima, la bella signora Liliana Banducci. Ingravallo viene incaricato di indagare e scopre che il cugino, che si fa passare per medico ma non lo è e dirige un centro estetico che appare piuttosto come una casa d'appuntamenti mascherata. Il commissario interroga Assuntina, (Claudia Cardinale) la cameriera della vittima e scopre che questa ingenua paesanotta è fidanzata con un elettricista, Diomede, che ha lavorato in casa della morta e che rimpolpa i suoi guadagni facendosi pagare per le sue prestazioni a ricche turiste americane. Di questo lavoro straordinario l'ingenua ragazza, prossima alle nozze, non sa niente e Ingravallo spontaneamente sente di doverla proteggere.
Dalle indagini viene alla luce che sia il cugino che il marito della vittima, si spartiscono fraternamente i favori di un ex cameriera di casa: Virginia. I sospetti convergono proprio su questi ultimi personaggi ritenuti complici dell'assassinio. I gioielli rubati a Liliana vengono recuperati da un ricettatore ben conosciuto dalla polizia. Ingravallo scopre, casualmente, che la chiave, che la cameriera gli ha dato per entrare a compiere i rilievi di polizia nella casa della vittima, in realtà è una copia, il cui originale è nella mani di Diomede che confessa di essere stato sorpreso in casa e riconosciuto da Liliana durante un tentativo di furto e di averla uccisa preso dal panico. Il commissario farà arrestare l'assassino ma salverà Assuntina dall'accusa di complicità, impietosito di lei e del figlio che sta aspettando.